A meno che non ci troviamo in un paese di cui non conosciamo la lingua, non è difficile per noi chiedere un’informazione ad uno sconosciuto. Rispondere ad un saluto è per noi un atto quasi automatico: sappiamo quali sono le espressioni verbali e non verbali da impiegare con quella determinata persona; sappiamo che possiamo salutare un amico con un familiare "ciao", mentre per una persona con cui abbiamo relazioni più formali è preferibile un "arrivederci". Quando siamo in treno, sappiamo di non poter attaccare discorso con…
La parola comunicazione ha una etimologia che rimanda al rendere comune ciò che si possiede. Se da una parte dunque comunicazione indica una realtà cui non si può sfuggire – non si può non comunicare, abbiamo visto – dall’altra il senso della parola è realizzato fino in fondo solo in una realtà di compartecipazione e solidarietà , in cui più soggetti condividono conoscenza, sentimenti, progetti. Una tale realtà è possibile solo ove vi sia la volontà , da parte dei soggetti, di rendere realmente comune ciò che si possiede; occorre inoltre che s…
L’Analisi Transazionale è una corrente psicoterapeutica creata dallo psicologo americano Eric Berne , alla cui base c’è la distinzione tra tre stati dell’io : Genitore, Adulto e Bambino. Uno stato dell’io è un insieme coerente di sentimenti, cui corrisponde un insieme di comportamenti. In altri termini, noi abbiamo di volta in volta, nelle diverse situazioni della nostra vita, sentimenti da bambino, da adulto e da genitore, e ci comportiamo di conseguenza. Siamo nello stato dell’io Genitore quando ci comportiamo come si sarebbero comportati i…
Le nostre parole comunicano, i nostri gesti comunicano, il nostro silenzio comunica. Comunica, anche, il nostro modo di disporci spazialmente nei confronti degli altri. Comunica il nostro modo di vestirci. In un certo senso si può dire che realmente l’abito fa il monaco, perché vestendoci in un certo modo scegliamo consapevolmente l’immagine di noi stessi da offrire agli altri, decidiamo di rassicurarli, di spaventarli, di sedurli, di suscitare rispetto. Se è così, allora non c’è modo di non comunicare. Siamo condannati a comunicare. È propr…